Compositore austriaco. Fin da piccolo fu avviato dal padre Leopold allo studio
del clavicembalo insieme alla sorella maggiore Maria Anna e rivelò subito
una sbalorditiva inclinazione per la musica. Nel 1762 infatti, a soli sei anni,
scrisse le sue prime pagine musicali e diede i suoi primi concerti, esibendosi
con la sorella anche di fronte all'imperatrice Maria Teresa. Le singolari e
precoci facoltà musicali di cui
M. era dotato non erano sfuggite
al padre che, divenuto imprenditore del talento del figlio, lo fece esibire in
veste di fanciullo-prodigio nelle principali capitali europee. Questi
impegnativi viaggi musicali in Europa avevano il duplice scopo di avvicinare il
giovane compositore alle principali esperienze musicali e al tempo stesso di
farsi conoscere negli ambienti più importanti dell'epoca. Nel 1763
iniziò la prima vera tournée dei due bambini che insieme al padre,
dopo esser passati per Monaco, Augusta, Ulma, Mannheim, Francoforte, Colonia e
Bruxelles, sostarono per alcuni mesi a Parigi; poi si recarono in Inghilterra,
dove rimasero fino al 1765. Per
M., che nel frattempo si era dedicato
anche allo studio dell'organo, del canto e del violino e aveva continuato a
comporre brani musicali sempre più complessi, questi viaggi
rappresentarono preziose opportunità di arricchimento culturale e
musicale; ebbe occasione di ascoltare la celebrata orchestra di Mannheim guidata
da Stamitz, di conoscere intellettuali come Diderot e d'Alembert e vari
musicisti tra cui J. Schobert, C.F. Abel e soprattutto J.Ch. Bach, il famoso
"Bach londinese", da cui all'inizio fu particolarmente influenzato. Ritornato a
Salisburgo
M., che si divideva tra l'austera corte arcivescovile e il
scintillante mondo viennese, attese ad alcune significative composizioni tra cui
l'oratorio
Die Schuldigkeit des ersten Gebotes (L'obbligo del primo
comandamento) e le opere
Apollo et Hyacinthus (1767),
La finta
semplice (1768) e
Bastien und Bastienne (1768), oltre a varie
sinfonie e composizioni di carattere sacro. Anticipato da una straordinaria
fama, nel 1769 giunse per la prima volta in Italia dove, tra il 1771 e il 1773,
sarebbe ritornato altre due volte. Rimane celebre in questi contatti italiani
l'aneddoto legato al
Miserere di G. Allegri, la cui complessa partitura
era negata alla visione di chiunque e che
M., avendolo semplicemente
ascoltato a Roma nella Cappella Sistina, trascrisse perfettamente a memoria.
M. ebbe modo di conoscere famosi compositori e cantanti come padre G.B.
Martini, conosciuto a Bologna e con il quale approfondì lo studio del
contrappunto, G.B. Sammartini, N. Piccinni, N. Jommelli e G. Paisiello. Questo
periodo fu particolarmente felice per la stesura di varie composizioni in cui
risulta evidente l'assimilazione, oltre che della grande tradizione vocale,
anche delle esperienze strumentali italiane. Risalgono a questi anni le
fortunate rappresentazioni in teatri italiani dell'opera seria
Mitridate re
del Ponto (1770), della serenata teatrale
Ascanio in Alba (1771),
composta su testo di G. Parini, e del
Lucio Silla (1772), su libretto di
G. de Gamerra; in questo periodo compose anche
La Betulia liberata, un
dramma sacro su testo di P. Metastasio, e i primi
Quartetti tra cui il
K. 73 detto "di Lodi". A quest'epoca
M., appena sedicenne, aveva
già composto oltre 100 lavori musicali d'ogni genere. Tuttavia, tornato
definitivamente a Salisburgo nel 1772, subì ancora una serie di amarezze
e delusioni alle quali molto contribuì il comportamento del nuovo
arcivescovo di Salisburgo, Geronimo di Colloredo, che lo confermò
comunque nella carica già assegnatagli dal suo predecessore di primo
violino dell'orchestra arcivescovile. In quegli anni
M. si diede a un
incessante lavoro nel quale, avvantaggiandosi notevolmente anche dell'influenza
esercitata dalla musica di J. Haydn, si fa spazio un linguaggio originale e
personale. Risalgono a questo periodo l'opera buffa
La finta giardiniera
che, piuttosto leggera e convenzionale nell'ispirazione ai modelli italiani,
venne rappresentata a Monaco di Baviera nel 1775, e
Il re pastore, su
testo di Metastasio, proposta a Salisburgo nel 1776. Nutrita è anche la
produzione strumentale nella quale, accanto alle serenate, alle sonate per
pianoforte e alle sinfonie, emerge l'attenzione particolare rivolta alla forma
del concerto: tra il 1773 e il 1777, infatti,
M. compose tre
Concerti
per pianoforte e orchestra, sei
Concerti per violino e orchestra e un
Concerto per fagotto e orchestra (K. 191). Oppresso però
dall'ambiente salisburghese e dai pessimi rapporti che intratteneva con
l'arcivescovo, nel 1777 riuscì ad ottenere un permesso per recarsi ancora
una volta a Parigi. Questo viaggio però fu particolarmente sfortunato: la
relazione iniziata con la giovane cantante Aloysia Weber fu bruscamente
troncata; si aggiunse a questo il dolore della prematura morte della madre che
lo stava accompagnando. All'inizio del 1779
M. tornò su consiglio
del padre al servizio del Colloredo, che lo riassunse affidandogli anche la
carica di organista di corte. Durante il successivo biennio compose ancora
moltissimo, dedicandosi in particolare alla musica sacra (è del 1780 la
notissima
Messa dell'incoronazione, K. 317) e alla musica strumentale.
Grande successo ottenne la rappresentazione avvenuta a Monaco durante il
carnevale del 1781 dell'opera seria
Idomeneo re di Creta, su libretto di
G.B. Varesco da Crébillon. Ancora una volta però i buoni risultati
non fornirono l'occasione per una migliore situazione lavorativa e il ritorno a
Salisburgo coincise con un'insofferenza sempre più acuta per le umilianti
e costringenti condizioni impostegli dal servizio presso la corte del Colloredo
finché, rassegnate le dimissioni, riuscì ad abbandonare per sempre
l'incarico. Il trasferimento a Vienna avvenne in un clima di grandi speranze, ma
il decennio 1781-1791, ricco di capolavori insuperabili, fu per il compositore
il periodo più triste e difficile della sua vita. Nel 1782 egli
sposò Constanze Weber, sorella di Aloysia, dalla quale ebbe sei figli di
cui però solo due giunsero alla giovinezza. Pur non tralasciando
l'interesse per il genere dell'opera, che si tradusse nella rappresentazione del
Singspiel,
Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio)
avvenuta nel 1782, fino al 1785 egli si dedicò in modo particolare alla
composizione di musica strumentale; gran parte dei guadagni di
M., che
versava sempre in precarie condizioni economiche, erano infatti basati sulla sua
attività di concertista. Tra i generi che coltivò in questo
periodo si trovano in particolare: il concerto per pianoforte e orchestra (ben
15 ne compose tra il 1782 e il 1786), la sinfonia, tra cui la
Sinfonia
Haffner (K. 385) del 1782 e quella detta di
Linz (K. 425) del 1783, e
soprattutto la nuovissima forma del quartetto, che in quegli anni era stata
portata in auge da J. Haydn al quale
M. dedicò i sei
Haydn
Quartette (1782-1785); al 1787 risale invece la composizione del brano forse
più famoso in tutta la copiosa produzione: la serenata
Eine kleine
Nachtmusik (K. 525) per archi. Grande importanza nella maturazione del
linguaggio musicale di
M. fu ricoperta in quel periodo anche dalla
frequentazione della musica di Bach e di Haendel, alla quale egli si
avvicinò tramite l'amicizia con il barone G. van Swieten, mecenate e
grande cultore della musica barocca. Pur non abbandonando la musica strumentale,
nell'ambito della quale si trovano ancora dei veri capolavori come le tre
Sinfonie del 1788 (
K. 543 in mi bemolle, K. 550 in sol minore e K. 551
in do maggiore meglio conosciuta come
Juppiter), a partire dal 1786
M. iniziò a coltivare più specificamente l'opera. Su
commissione dell'imperatore scrisse il breve Singspiel
Der Schauspiel
Direktor (L'impresario), a cui seguì subito dopo la prima delle
grandi opere della maturità, le
Nozze di Figaro su libretto di
Lorenzo Da Ponte, ispirate alla commedia di Beaumarchais che, rappresentate nel
1786 dapprima a Vienna e poi a Praga, gli procurarono un vero trionfo. In
seguito a questo successo P. Bondini, direttore del Teatro di Praga, gli
commissionò una nuova opera per la stagione seguente e dalla
collaborazione con da Ponte si originarono altri due capolavori:
Don
Giovanni, rappresentato per la prima volta a Praga nel 1787, e
Così fan tutte, composta nel 1789 per incarico dell'imperatore
Giuseppe II e rappresentata nel gennaio 1790. La morte dell'imperatore e la
successione di Leopoldo II, non particolarmente interessato alla musica, fecero
però sfumare la possibilità di un'assunzione stabile presso la
corte viennese. Le difficoltà economiche e personali tuttavia non
sembrarono influenzare la freschezza e la grazia della musica di
M., che
dal 1789 era entrato in rapporti d'amicizia con E. Schikaneder, l'impresario del
popolare Theater auf der Wieden, il quale gli fece balenare l'idea di scrivere
una vera opera di puro carattere tedesco. Dal sodalizio nacque così
Il
Flauto magico, un fantasioso Singspiel con evidenti risvolti massonici, del
cui libretto si occupò lo stesso Schikaneder e che fu rappresentato con
enorme successo nel 1791. Nel frattempo, in soli dodici giorni,
M. aveva
composto l'opera seria
La clemenza di Tito su un precedente libretto di
P. Metastasio variamente rimaneggiato, destinata alle solennità
dell'incoronazione in Boemia del nuovo imperatore. L'ultima incompiuta opera di
M. fu il celebre
Requiem che, iniziato nel luglio 1791, venne
interrotto dalla prematura morte dell'appena trentacinquenne musicista, avvenuta
il 6 dicembre di quello stesso anno. La produzione di
M. fu vastissima,
specialmente in rapporto alla sua breve vita; scrisse 626 composizioni ordinate
nel 1862 dal musicologo Ludwig Köchel (dal nome del quale deriva la sigla
K. che contrassegna le opere dell'elenco).
M. affrontò
tutti i generi musicali dell'epoca, sacri e profani, vocali e strumentali e, pur
accettando forme e stili della musica italiana, affinò un linguaggio
totalmente personale contribuendo in maniera significativa all'affermazione del
classicismo di fine Settecento (Salisburgo 1756 - Vienna
1791).
LE OPERE DI WOLFGANG AMADEUS MOZART
|
La produzione mozartiana catalogata da Ludwig on
Köchel
Opere: 24 Cantate: 10 Composizioni liturgiche:
39 Messe: 19 Litanie e vespri: 8 Sonate da chiesa: 17 Lieder con
pianoforte: 41 Canoni 22 Sinfonie:
51 Divertimenti–serenate–cassazioni: 36 Composizioni per voce
e orchestra: 71 Composizioni per orchestra: 28 Composizioni per
pianoforte: 29 Composizioni per piano a 4 mani o per 2 pianoforti:
10 Concerti: 55 Tri-quartetti-quintetti con pianoforte:
12 Duetti-tri-quartetti-quintetti senza pianoforte: 51 Sonate e variazioni
per pianoforte: 38 Sonate e variazioni per violino e pianoforte: 46 Danze
per orchestra: 43
TRA CUI:
|
|
OPERE
|
1767
|
Die Schuldigkeit der ersten Gebotes (L'obbligo del primo
comandamento) (K. 35)
|
1767
|
Apollo et Hyacinthus (K. 38)
|
1768
|
Bastien und Bastienne. Singspiel in 1 atto su libretto di F.W. Weiskern e
A. Schachtner (K. 50)
|
1769
|
La finta semplice. Opera buffa in 3 atti su libretto di M. Coltellini (da
C. Goldoni) (K. 51)
|
1770
|
Mitridate re di Ponto. Opera seria in 3 atti su libretto di V.A.
Cigna-Santi (da J. Racine) (K. 87)
|
1771
|
Ascanio in Alba. Serenata teatrale in 2 atti su libretto di G. Parini (K.
111)
|
1772
|
Il sogno di Scipione. Serenata teatrale di P. Metastasio (K. 126)
|
1772
|
Lucio Silla. Opera seria in 3 atti su libretto di G. de Gomerra (da P.
Metastasio) (K. 135)
|
1775
|
La finta giardiniera. Opera buffa in 3 atti su libretto di M. Coltellini e
R. de' Calzabigi (K. 196)
|
1776
|
Il re pastore. Dramma per musica in 2 atti da P. Metastasio (K.
208)
|
1778
|
Les petits riens. Balletto per la coreografia di J.G. Noverre (Anh.
10)
|
1779
|
Thamos, re in Egitto. Di T.Ph von Gleber (K. 345)
|
1779
|
Zaide. Opera tedesca incompiuta in 2 atti di J.A. Schachtner (K.
344)
|
1781
|
Idomeneo re di Creta. Opera seria in 3 atti su libretto di G.B. Varesco (K.
366)
|
1782
|
Die Entführung aus dem Serail (Il ratto del serraglio). Singspiel in 3
atti su libretto di G. Stephanie (K. 384)
|
1783
|
L'oca del Cairo. Opera buffa in 2 atti su libretto di G.B. Varesco
(incompiuto) (K. 422)
|
1783
|
Lo sposo deluso, ossia la rivalità di tre donne. Opera buffa (K.
430)
|
1786
|
Der Schauspieldirektor (L'impresario). Commedia con musica in 1 atto
su libretto di G. Stephanie (K. 486)
|
1786
|
Le nozze di Figaro. Opera buffa in 2 atti su libretto di L. Da Ponte (da
P.-A.C. de Beaumarchais) (K. 492)
|
1787
|
Il Don Giovanni, ossia il dissoluto punito. Dramma giocoso in 2 atti su
libretto di L. Da Ponte (da Tirso de Molina) (K. 527)
|
1790
|
Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti. Opera buffa in 2 atti
su libretto di L. Da Ponte (K. 588)
|
1791
|
Die Zauberflöte (Il flauto magico). Singspiel in 2 atti su libretto di
E. Schikaneder (K. 620)
|
1791
|
La clemenza di Tito. Opera seria in 2 atti su libretto di C. Mazzolà
(da P. Metastasio) (K. 621)
|
CANTATE
|
1767
|
Grabmusik (K. 42)
|
1771
|
La Betulla liberata. Azione sacra in 2 parti, su testo di P. Metastasio (K.
118)
|
1785
|
Davide penitente (K. 469)
|
MESSE
|
1768
|
Missa brevis (K. 49)
|
1780
|
Messa in do magg. (Messa edll'incoronazione) (K. 317)
|
1780
|
Missa solemnis (K. 337)
|
782
|
Messa in do min. (K. 427)
|
1791
|
Requiem in re min. (terminata da F.X. Süssmayer) (K. 626)
|
COMPOSIZIONE LITURGICHE
|
1773
|
Exultate, jubilate. Mottetto in fa magg. (K. 158)
|
1781
|
Kyrie (K. 341)
|
1791
|
Ave verum corpus. Mottetto in re magg. (K. 618)
|
LIEDER
|
1776
|
Ridente la calma. Parole italiane di ignoto, testo tedesco di D. Jäger
(K. 152)
|
1785
|
Das Veilchen. Testo di J.W. Goethe (K. 476)
|
1787
|
Abendempfindung. Testo di J.H. Campe (K. 523)
|
1787
|
An Chloe. Testo di J.G. Jacobi (K. 524)
|
1791
|
Komm, lieber Mai. Testo di C.A. Overbeck (K. 596)
|
|
SINFONIE
|
1765
|
in mi bem. magg. (K. 16)
|
1765
|
in si bem. magg. (K. 22)
|
1773
|
in sol min. (K. 183)
|
1778
|
in re magg. Parigina (K. 297)
|
1779
|
in sol magg. (K. 318)
|
1782
|
in re magg., di Hafner (K. 385)
|
1783
|
in do magg., di Linz (K. 425)
|
1786
|
in re magg., di Praga (K. 504)
|
1788
|
in mi bem. (K. 543)
|
1788 1788
|
in sol min. (K. 550) in do magg., Jupiter (K. 551)
|
SERENATE
|
1776
|
in re magg. Notturna per due orchestre (K. 239)
|
1776
|
in re magg., Haffner (K. 250)
|
1779
|
in re magg., Posthorn (K. 320)
|
1787
|
Eine Kleine Nachtmusik, serenata per archi in sol min. (K. 525)
|
COMPOSIZIONI PER VOCE E ORCHESTRA
|
1777
|
Ah, lo previdi. Aria (K. 272)
|
1781
|
Misera, dove son. Aria (K. 369)
|
1781
|
A questo seno. Aria (K. 374)
|
1782
|
Nehmt meinen Dank. Aria (K. 383)
|
1789
|
Rivolgete a lui. Aria (K. 584)
|
COMPOSIZIONI PER ORCHESTRA
|
1774
|
Marcia in re magg. (K. 237)
|
1776
|
Marcia in fa magg. (K. 248)
|
1779
|
Marcia in re magg. (K. 445)
|
1783
|
Adagio canonico in fa magg. (K. 410)
|
1791
|
Fantasia in fa min. (K. 608)
|
COMPOSIZIONI PER PIANOFORTE
|
1763
|
Allegro in si bem. magg. (K. 3)
|
1779
|
8 minuetti (K. 315 a)
|
1782
|
Fantasia con fuga in do magg. (K. 394)
|
1782
|
Fantasia in do min. (K. 396)
|
1782
|
Fantasia in re min. (K. 397)
|
1785
|
Fantasia in do min. (K. 475)
|
1785
|
Rondò in re magg. (K. 485)
|
1790
|
Minuetto in re magg. (K. 355)
|
CONCERTI PER PIANOFORTE
|
1779
|
in mi bem. magg. per 2 pianoforti (K. 365)
|
1782
|
in la magg. (K. 414)
|
1783
|
in fa magg. (K. 413)
|
1784
|
in mi bem. magg. (K. 449)
|
1784
|
in si bem. magg. (K. 456)
|
1785
|
in fa magg. (K. 459)
|
1785
|
in re min. (K. 466)
|
1785
|
in do magg. (K. 467)
|
1786
|
in mi bem. magg. (K. 482)
|
1786
|
in la magg. (K. 488)
|
1786
|
in do min. (K. 491)
|
1786
|
in do magg. (K. 503)
|
1788
|
in re magg. Incoronazione (K. 537)
|
1791
|
in si bem. magg. (K. 595)
|
CONCERTI PER VIOLINO
|
1775
|
in re magg. (K. 211)
|
1775
|
in sol magg. (K. 216)
|
1775
|
in re magg., Strasburgo (K. 218)
|
1775
|
in la magg., Alla turca (K. 219)
|
1777
|
in re magg. (K. 271)
|
QUARTETTI CON PIANOFORTE
|
1785
|
in sol. min. (K. 478)
|
1786
|
in mi bem. magg. (K. 493)
|
QUINTETTI CON PIANOFORTE
|
1784
|
in mi bem. magg. (K. 452)
|
QUARTETTI PER ARCHI
|
1770
|
Quartetto di Lodi (K. 73)
|
1782
|
in sol. magg. (K. 387)
|
1783
|
in re min. (K. 421)
|
1784
|
in si bem. magg., La caccia (K. 458)
|
1785
|
in do magg., Delle dissonanze (K. 465)
|
1790
|
in fa magg. (K. 590)
|
QUINTETTI PER ARCHI
|
1787
|
in do magg. (K. 515)
|
1791
|
in mi bem. magg. (K. 614)
|
SONATE PER PIANOFORTE
|
1774
|
in do magg. (K. 279)
|
1774
|
in si bem. magg. (K. 281)
|
1778
|
in la min. (K. 310)
|
1778
|
in do magg. (K. 330)
|
1778
|
in la magg. (K. 331)
|
1778
|
in fa magg. (K. 332)
|
1784
|
in do min. (K. 457)
|
1788
|
in do magg. (K. 545)
|
1789
|
in re magg. (K. 576)
|
VARIAZIONI PER PIANOFORTE
|
1778
|
12 variazioni in do magg., su Ah, vous dirai-je, Maman (K. 265)
|
1784
|
10 variazioni in sol magg., su Unser drummer Pöbel (K. 455)
|
SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE
|
1778
|
in do magg. (K. 296)
|
1779
|
in si bem. magg. (K. 378)
|
1784
|
in si bem. magg. (K. 454)
|
1787
|
in la magg. (K. 526)
|
DANZE PER ORCHESTRA
|
1791
|
4 allemande: Der Leiermann (K. 602, n. 3)
|
1791
|
3 allemande: Die Schlittenfahrt (K. 605, n. 3)
|
Ritratto di Wolfgang Amadeus Mozart